Tesi 3: Transizione ecologica nella pianificazione urbana

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Abstract

La transizione ecologica nella pianificazione urbana rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse delle città contemporanee. La crescente urbanizzazione, l’aumento delle emissioni ed il consumo di suolo richiedono un ripensamento radicale degli strumenti di pianificazione e di gestione dello spazio urbano.
In questo contesto, i Dottori Agronomi ed i Dottori Forestali svolgono un ruolo strategico: le loro competenze su suolo, biodiversità, acqua ed ecosistemi consentono di progettare città resilienti, inclusive e sostenibili.

La sessione pone al centro il valore delle infrastrutture verdi e blu, del verde tecnologico e della tutela dei diritti emergenti, come quello all’ombra, collegandoli ai principi di equità sociale, partecipazione e parità di genere.
I contributi dei relatori arricchiscono la riflessione con approcci complementari:

  • Pierre Passarella illustra il Piano Urbanistico Generale dell’Unione Reno, Lavino e Samoggia, esempio concreto di pianificazione intercomunale orientata alla città verde.
  • Isabelle Anguelovski evidenzia il duplice volto della rigenerazione urbana green, che può generare gentrificazione, richiamando la necessità di strumenti per garantire giustizia ambientale.
  • Andrea di Paolo approfondisce i benefici ecologico-ambientali del verde tecnologico/architettonico, dimostrandone l’efficacia nella resilienza climatica.

I “case history” illustrati da Maurizio Petrillo, Sabrina Diamanti e Marcella Minelli mostrano esperienze territoriali di pianificazione del verde e di ecoquartieri, capaci di integrare natura, innovazione e inclusione.

La discussione conferma che nessuna disciplina, da sola, può affrontare la complessità della transizione urbana.
La sinergia di saperi, la valorizzazione della professione e il riconoscimento dell’equo compenso emergono come condizioni indispensabili per costruire città giuste, vivibili e radicate nella conoscenza tecnico-scientifica.

Declaratoria

I Dottori Agronomi e i Dottori Forestali sono figure professionali centrali nella transizione ecologica e nella pianificazione urbana sostenibile. Grazie alle loro conoscenze e competenze su suolo, acqua, vegetazione, biodiversità ed ecosistemi, essi contribuiscono a costruire città più resilienti, vivibili ed inclusive.

Il loro intervento professionale permette di:

  • progettare e gestire infrastrutture verdi e blu, parchi, corridoi ecologici ed aree naturalistiche come componenti strutturali della città;
  • promuovere pratiche innovative quali il rinverdimento diffuso, la depavimentazione, la creazione di reti ecologiche urbane e la tutela del nuovo diritto all’ombra quale garanzia di comfort climatico ed equità ambientale;
  • sviluppare sistemi di verde tecnologico ed architettonico (tetti e pareti verdi, verde verticale indoor) che migliorano la qualità ambientale, la salute ed il benessere dei cittadini;
  • valorizzare i servizi ecosistemici ed i benefici sociali, culturali ed economici legati al verde urbano, orientando le scelte di pianificazione verso un equilibrio tra uomo e natura.

La loro azione professionale non si limita all’aspetto tecnico, ma assume una valenza culturale e politica: ogni albero piantato, ogni giardino progettato e ogni piano del verde redatto rappresentano scelte che incidono sulla salute pubblica, sulla coesione sociale e sull’identità stessa dei luoghi.

In questo quadro, i Dottori Agronomi ed i Dottori Forestali:

  • garantiscono un approccio scientifico e multidisciplinare capace di affrontare la complessità della transizione climatica, ecologica ed energetica;
  • favoriscono una pianificazione che integra aspetti ambientali, urbanistici e sociali promuovendo giustizia ambientale, inclusione sociale e parità di genere;
  • contribuiscono a costruire spazi urbani più equi, accessibili e sicuri per le generazioni presenti e future, con particolare attenzione ai bisogni di bambini, anziani e donne.

Il riconoscimento delle competenze dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, la definizione chiara degli ambiti professionali e la garanzia di un equo compenso quale remunerazione per le attività svolte sono condizioni indispensabili per assicurare qualità, visione e coerenza negli interventi di rigenerazione urbana.
Difendere e valorizzare la professione significa dunque tutelare l’interesse pubblico, rafforzare la resilienza delle città e garantire benessere e giustizia per l’intera collettività.

Coordinatori

Relatori

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