Tesi 1: Boschi e foreste: le nuove sfide ambientali

Immagine sessione

Abstract

Solo integrando politiche coerenti, ricerca scientifica e competenza tecnico-professionale sarà possibile garantire la tutela delle risorse naturali, la stabilità climatica e il benessere delle generazioni future.
In questo quadro di obiettivi e di azioni, l’intervento del dottore forestale e del dottore agronomo diviene fondamentale in quanto unica figura in grado di coniugare la conoscenza degli ecosistemi naturali e i principi delle scienze forestali con l’applicazione dei concetti chiave della selvicoltura, dei principi della pianificazione e dell’economia forestale abbinandoli all’organizzazione degli elementi delle filiere forestali, con il massimo conseguimento dei servizi ecosistemici.

Declaratoria

In un Pianeta in cui le attività umane minano sempre più i processi naturali e i sistemi ecologici, la protezione dei suoli e dei suoi ecosistemi divengono un obiettivo sempre più urgente e inderogabile.
La comunità internazionale si è data un obiettivo ambizioso: ripristinare un miliardo di ettari di terre degradate entro il 2030.

Occorre bilanciare crescita economica nell’immediato e perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale nel lungo termine e la collaborazione tra i governi, le agenzie delle Nazioni Unite, il settore privato e la società civile è fondamentale (ne parleremo con Michele Candotti, Capo di gabinetto UNDP, ONU).
In altri termini occorre creare le premesse per attivare politiche globali per la sostenibilità ambientale, tramite un approccio interdisciplinare, radicato nella conoscenza scientifica e adattato alle single realtà economiche, sociali e ambientali.

In questo contesto la ricerca forestale diventa sempre più importante per trovare soluzioni e trasferire informazioni ai decisori ambientali e agli operatori del settore.
Incremento della resilienza e adattamento climatico, aumento dei valori sociali delle foreste per società sostenibili, rafforzamento del concesso di bioeconomia circolare e responsabile sono gli obiettivi al centro delle attività di IUFRO il principale Ente di Ricerca Forestale europeo (ne parleremo con Elena Paoletti, Dirigente di Ricerca al CNR e vice presidente IUFRO).

Nel nostro Paese, con la Strategia Forestale Nazionale, dal 2018 è stato intrapreso un percorso di valorizzazione del patrimonio forestale nazionale, oggi arrivato a coprire il 40% del territorio nazionale. Una Strategia che si pone in linea con la Strategia per la biodiversità e forestale per il 2030 dell’Unione europea, per coniugare ad un tempo paesaggio e biodiversità.
Difesa del suolo, lotta agli incendi, servizi ecosistemici sono tra gli obiettivi principali della Strategia, in cui il criterio di riferimento è la Gestione Forestale Sostenibilein cui il criterio di riferimento è la Gestione Forestale Sostenibile e lo strumento chiave è quello della Pianificazione Forestale.
Ma occorre risolvere alcuni nodi, come quello della ricomposizione fondiaria, senza la quale, in un panorama di proprietà forestale frazionata e polverizzata, principalmente in mano ai privati, non è possibile parlare di gestione.
In questa Strategia, una delle prime azioni divenute realtà è la nascita del Cluster Italia Foresta Legno, che riunisce imprese del settore foresta legno con amministrazioni e centri di ricerca, con l’obiettivo di promuovere la nascita di Cluster locali, di dimensione regionale o sovraregionale (Alessandra Stefani, Presidente del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno).

Coordinatori

Relatori

Seguici su: