
ABSTRACT DELL’INTERVENTO
Apriamo questa Tesi con una visione globale, radicale e necessaria: come e perché integrare la natura nei bilanci pubblici e privati non è più una scelta, ma una condizione di sopravvivenza.
Il cambiamento climatico è la sfida centrale del nostro tempo e le foreste, se gestite correttamente, sono una delle risposte più potenti e naturali che abbiamo. Le foreste sono la più grande infrastruttura naturale che possediamo. E sono anche le più trascurate nei bilanci pubblici e nelle strategie economiche.
Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma: non basta piantare, bisogna gestire. E serve farlo con strumenti chiari: pagamenti per servizi ecosistemici, contabilità ecologica, incentivi all’attivazione dei territori.
L’Italia può essere un laboratorio europeo se sa:
- misurare e valorizzare i benefici climatici delle foreste gestite;
- integrare natura e salute nelle città e nei territori fragili;
- coinvolgere i professionisti in modo sistematico.
Serve un nuovo contratto sociale tra Stato, cittadini e professionisti. Le foreste sono la nostra assicurazione naturale: ma come ogni polizza, vanno pagate e curate.
CHI È
Michele Candotti è una delle voci più autorevoli a livello internazionale sulle connessioni tra ambiente, clima e sviluppo.
Oggi è Capo di gabinetto UNDP, agenzia dell’ONU, dopo aver ricoperto ruoli apicali nel WWF e nel Ministero dell’Ambiente.
La sua presenza qui ci ricorda una cosa essenziale: le foreste non sono solo paesaggio, ma infrastrutture climatiche, leve della salute pubblica e strumenti di politica economica.