ABSTRACT DELL’INTERVENTO
Il dottore agronomo e forestale è chiamato ad accompagnare l’imprenditore agricolo nel percorso di innovazione. Rappresenta pertanto l’anello di congiunzione tra la ricerca/sperimentazione e l’impresa. Questo ruolo in passato era stato in parte offuscato sia da una certa inerzia delle imprese agricole rispetto ai temi dell’innovazione, sia per una “proliferazione” di adempimenti normativi, legati al rispetto delle troppe regole alle quali il settore è sottoposto e alla fruizione degli aiuti previsti dai due pilastri della Pac che l’imprenditore delegava e delega tuttora al dottore agronomo.
Nel prossimo futuro, la semplificazione burocratica che necessariamente le amministrazioni pubbliche dovranno intraprendere, il venir meno di parte delle risorse Pac e soprattutto la necessità delle imprese di innovare processi e prodotti per stare su mercato restituiranno all’agronomo il ruolo di promotore e/o facilitatore dell’innovazione. Solo l’agronomo formato e costantemente aggiornato sarà in grado di assolvere questa funzione.
Per affiancare le imprese, all’agronomo sarà richiesta una formazione multidisciplinare: dovrà essere in grado di affiancare le più classiche competenze agronomiche, con la conoscenza dei nuovi strumenti tecnologici (DSS, software, big data, AI, agricoltura di precisione), dei più recenti mezzi tecnici, ad esempio le biosolution, senza contare l’innovazione legata a sensori in campo, robot, elettrificazione, ecc
CHI È
Antonio Boschetti, Direttore Responsabile del settimanale specializzato L’Informatore Agrario
Nato a Vicenza il 18 giugno 1971, è dottore in Scienze Forestali e Ambientali (Università di Padova) e ha conseguito un PhD in Economia Montana (Università di Trento, con tesi in Contabilità Ambientale).
Oltre alla direzione de L′Informatore Agrario, dirige anche le testate professionali Stalle da Latte e Vite&Vino. Si occupa del coordinamento e della responsabilità dei contenuti, dell’organizzazione redazionale e della definizione delle linee editoriali, conduce interviste a ministri dell’agricoltura e figure di spicco del mondo politico-istituzionale.
Membro dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino (dal 2018) e dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona (dal 2022).