
Di Sabrina Diamanti, dottore forestale
Lo sviluppo dell’intervento porterà spunti sugli aspetti progettuali fondamentali per avere città per tutti, ma con attenzione alla scelta delle piante, perché siano le più adatte sulla base delle loro esigenze e non di quelle del disegno urbanistico.
Anche laddove viene applicato il “Diritto alla città”, infatti, ancora troppo spesso la componente vegetale è in secondo piano, o assurge ad un ruolo importante senza avere le caratteristiche fisiologiche e anatomiche adeguate allo stesso.
La best practice proposta è un progetto di mobilità sostenibile con sperimentazione sulla componente vegetale, che coniuga sicurezza, decoro e aumento della biodiversità.
Si tratta della Pista ciclabile di Corso Italia di Genova quale esempio di progettazione integrata tra infrastruttura e componente verde, dove vengono messe in risalto l’impiego di tecnologia e innovazione per la gestione delle acque meteoriche; la scelta accurata delle specie utilizzate, con particolare attenzione alle caratteristiche biologiche, anatomiche, funzionali in funzione dell’aumento della biodiversità, la perfetta integrazione con l’ambiente circostante anche a garanzia della sicurezza ambientale e sociale.